1-3-a-1 Motore a scoppio

MOTORI AD ACCENSIONE COMANDATA
Nei motori ad accensione comandata è introdotta una miscela già dosata d’aria e combustibile; un sistema d’accensione (con una o più candele) innesca la combustione, la quale si propaga con un fronte di fiamma a velocità nell’ordine dei 15 m/s. Per una buon’efficienza del motore è opportuno che aria e benzina siano miscelate in rapporto stechiometrico. Il rapporto stechiometrico è il rapporto perfetto tra la massa del comburente  e del combustibile affinché la combustione sia completa. In generale per ogni Kg di benzina è necessario inviare al motore 14,7 Kg di aria λ, invece, è detto rapporto di miscela, e assume valore 1 quando la miscela è stechiometrica. Per valori maggiori di 1 si ha una maggiore quantità di aria e la miscela è cosiddetta "magra", viceversa per valori minori di 1 la miscela è detta "grassa" cioè con più benzina di quanta necessaria alla combustione rispetto all'aria.
Il motore a quattro tempi è il motore brevettato da Otto, da cui prese anche il nome il ciclo termodinamico che questo tipo di motore segue, il ciclo Otto. Le fasi in cui si articola sono, ovviamente, quattro:
1. Aspirazione: una miscela di aria e benzina viene aspirata attraverso la valvola di aspirazione aperta.
2. Compressione: il pistone, risalendo, comprime la miscela ari a-benzina. Le valvole in questa fase sono entrambe chiuse.
3. Scoppio: la candela innesca lo scoppio della miscela compressa che fa sì che il pistone ridiscenda. Anche in questa fase le valvole sono entrambe chiuse.
4. Scarico: i residui della combustione vengono espulsi attraverso la valvola di scarico quando il pistone risale. 

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