MOTORI AD
ACCENSIONE COMANDATA
Nei motori ad accensione comandata
è introdotta una miscela già dosata d’aria e combustibile; un sistema
d’accensione (con una o più candele) innesca la combustione, la quale si
propaga con un fronte di fiamma a velocità nell’ordine dei 15 m/s. Per una buon’efficienza
del motore è opportuno che aria e benzina siano miscelate in rapporto
stechiometrico. Il rapporto
stechiometrico è il rapporto perfetto tra la massa del comburente e
del combustibile affinché la combustione sia completa. In generale per ogni Kg di benzina
è necessario inviare al motore 14,7 Kg di aria λ, invece, è detto rapporto di
miscela, e assume valore 1 quando la miscela è stechiometrica. Per valori maggiori di 1 si ha una
maggiore quantità di aria e la miscela è cosiddetta "magra", viceversa per valori minori
di 1 la miscela è detta "grassa" cioè con più benzina di
quanta necessaria alla combustione rispetto all'aria.
Il motore
a quattro tempi è il motore brevettato da Otto, da
cui prese anche il nome il ciclo termodinamico che questo tipo di motore segue,
il
ciclo Otto. Le
fasi in cui si articola sono, ovviamente, quattro:
1. Aspirazione: una
miscela di aria e benzina viene aspirata attraverso la valvola di aspirazione
aperta.
2. Compressione: il
pistone, risalendo, comprime la miscela ari a-benzina. Le valvole in questa
fase sono entrambe chiuse.
3. Scoppio: la
candela innesca lo scoppio della miscela compressa che fa sì che il pistone
ridiscenda. Anche in questa fase le valvole sono entrambe chiuse.
4. Scarico: i
residui della combustione vengono espulsi attraverso la valvola di scarico
quando il pistone risale.
Nessun commento:
Posta un commento