Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX
secolo, con l'aumentare dell'uso del vapore, il semplice focolare della
“Cornovaglia” fu gradualmente sostituito da sistemi a fascio tubiero che, oltre
ad aumentare la superficie di scambio, consentivano un migliore controllo del
moto convettivo dell'acqua. Questo è il modello generalmente usato nelle
locomotive a vapore.
La
camera di combustione è del tipo «dry back» ed è chiusa da una piastra in
acciaio e mattoni refrattari, piuttosto che da una camicia di acqua. I gas di
scarico in uscita dai tubi si raggruppano in una cassa esterna, munita di
finestrella di ispezione e pulizia della canna fumaria. Una Cochran è
alta circa 5 metri e larga 2 metri con una superficie di riscaldamento di 46 m2
con
una griglia di circa 2 m2.
La
pressione massima di circa 8.5 bar. Nel caso di uso misto ovvero combustibile e
gas di scarico ci sono diverse modalità di funzionamento. In alcuni tipi sono
previsti due tubi di scarico, uno per i tubi di fiamma della caldaia e uno per
i gas di scarico dei motori diesel che confluiscono entrambi nel fascio di tubi
di fiamma. In alcuni tipi il fascio dei tubi di fiamma sono ondulati e non
rettilinei, ciò per avere uno scambio migliore.
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